In Russia un Centro Analisi per evitare minacce spaziali

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Martedì scorso, i rappresentanti dei diversi ministeri e le istituzioni scientifiche sono riuniti a Mosca per discutere di un possibile scudo di difesa spaziale.

Secondo i partecipanti della riunione sarebbe al varo un progetto per affrontare le minacce non solo naturali, ma anche artificiali, come la spazzatura o detriti cosmici. Il ministero delle Emergenze, nel frattempo, ha annunciato che organizzerà un reparto dedicato per assistere il pubblico, in caso di un ‘attacco dallo spazio’. Le iniziative di rilievo includono lanci spaziali di satelliti che funzionano come un sistema di monitoraggio intelligente, quindi autonomo, per indentificare asteroidi e comete ad una distanza di circa 400.000 chilometri dalla Terra, in prossimità della luna. Si prevedono l’installazione di telescopi potenti sulla superficie terrestre che saranno operativi nella zona del lago Baikal.

 

 

Infatti i russi stanno per completare la costruzione di un super telescopio grandangolare, l’AZT-33, nei pressi del lago Baikal, ad un costo di circa 17 milioni di dollari. Chiaro che l’effetto meteorite sta attirando nuova attenzione e capitali sull’industria spaziale. Le autorità russe riportano danni di oltre 24,5 milioni di euro dopo a causa dell’onda d’urto delle rocce spaziali che avrebbe provocato la rottura di circa 200 mila metri quadrati di vetri, in particolare nella città di Chelyabinsk, ferendo più di 1200 persone. I frammenti del meteorite che ha colpito gli Urali sono stati ritrovati nelle vicinanze del Lago Chebarkul, sulla cui superficie era già stato fotografato un cratere di 6 metri.

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COME EVITARE UNA MINACCIA SPAZIALE

Un’idea migliore per evitare una minaccia spaziale è quella di costruire un veicolo spaziale in grado di atterrare su una asteroide in modo che questo con un radiofaro, venga seguito nel suo tragitto e calcolare il suo impatto con maggiore precisione. Secondo gli scienziati, vi è già un progetto iniziale di tale dispositivo. La tappa successiva è quella poi di abbattere un asteroide. Tra gli strumenti possibili per questo sono un rimorchiatore spaziale, un razzo vettore o un missile balistico, che dovrebbe colpire il corpo con un carico  nucleare utile. In entrambi i casi, gli esperti concordano sul fatto che un efficace sistema di difesa spaziale sia senza dubbio estremamente costoso e tecnologicamente complesso, e che deve essere comunque un prodotto che prevede una intensa collaborazione internazionale.

Nel frattempo la Terra sembra ancora nel mirino delle “rocce” spaziali, infatti apprendiamo dal sito meteoportaleitalia che è giunta da Città del Capo la notizia circa la caduta di un meteorite nella mattinata del 12 marzo 2013. L’ora dell’avvistamento è stata attorno Mezzogiorno e Nicola Loaring, astronomo presso il South African Astronomical Observatory, ha detto di aver ricevuto circa quattro o cinque segnalazioni.

Ci sono due sciami meteorici in questo marzo con un picco il 13 marzo.

Loaring ha detto che un altro sciame di meteore dovrebbe iniziare a fine mese con un nuovo picco nel mese di aprile.

“Sciami meteorici sono visti in modo migliore in mattinata e in special modo fino alle 8″ ha proseguito l’astronomo rassicurando inoltre la popolazione locale circa questi eventi che rientrano comunque nella norma. Beh se la caduta del meteorite in Russia sia un evento normale, credo che gli astronomi dovrebbero rivedere molte delle loro teorie. La minaccia di detriti spaziali (comete e meteore) è sempre dietro l’angolo.

 

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