Paura in Ucraina per il ritorno del “Chupacabra”

 

 

 

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Il Chupacabra, la misteriosa creatura che per anni ha razziato gli allevamenti di tutto il Sud America, da quanto riportato in un articolo su La Voce della Russia, pare abbia fatto la sua comparsa in una regione dei Carpazi, nel villaggio di Golyn, dove numerosi conigli sono stati ritrovati completamente privi di sangue, ma perfettamente intatti.

Il fatto è avvenuto nella fattoria della famiglia Paraschak, allevatrice di conigli da sempre, ma a sentire la loro testimonianza, in tanti anni di onorata carriere, un fatto del genere non le era mai capitato.

 

Lessia Paraschak, capofamiglia e proprietaria della fattoria, racconta di aver trovato la serratura della gabbia dei coniglia completamente rosicchiate. Una volta all’interno, Lessia si è trovata davanti ad uno scenario raccapricciante: tutti i suoi conigli erano morti dissanguati. La cosa più sorprendente e spaventosa è che le carcasse degli animali sono state trovate assolutamente integre. Questo particolare fa escludere che l’attacco sia stato commesso da una volpe o da un lupo.

Sembra che Laima, il cane pastore del Caucaso della famiglia Paraschak, nonostante i sette anni di onorato servizio a difesa dell’allevamento, non ha avvertito minimamente l’attacco notturno, continuando a dormire saporitamente. Eppure, in altre circostanze, al minimo rumore, Laima si è sempre messa ad abbaiare molto forte, inseguendo e, qualche volta, acciuffando i predatori, ma per qualche ragione incomprensibile, questa volta è rimasta in silenzio e ha ignorato l’attacco.

Quello della famiglia Paraschak non è un caso isolato. Negli ultimi sei mesi sono stati denunciati decine di attacchi al bestiame delle fattorie nella regione di Kiev, Leopoli, Khmelnytsky, Ternopil e Chernihiv. Gli animali dissanguati presentano tutti le stesse caratteristiche riscontrate nell’attacco alla fattoria di Golyn.

Gli zoologi locali cercano di dare una spiegazione razionale al curioso fenomeno, individuando la causa di questi bizzarri attacchi in una epidemia di rabbia che starebbe interessando i lupi e le volpi del territorio. Tra questi Dmitry Isonkin, il quale, nell’articolo de La Voce della Russia, ha spiegato che una bestia malata di rabbia può attaccare le sue prede lasciando le carcasse intatte, soprattutto con la comparsa dell’idrofobia, disturbo tipico della fase finale della malattia. Eppure, la spiegazione di Isonkin non sembra tenere conte del fatto che le carcasse, sebbene intatte, si state ritrovate perfettamente prosciugate di tutto il sangue. Come spiegare tale enigmatico fenomeno?

 

Cosa è il “Chupacabra”?

chupacabras-02.jpgIl “succhiacapre” è una misteriosa creatura che, nei primi dieci anni del 2000, è stato il tema “caldo” di cospirazionisti e ufologi. Questo essere sembrerebbe dotato di un’appendice che gli permette di penetrare nei tessuti e nelle ossa della vittima iniettando una sostanza che inibisce il “rigor mortis” (rigidità cadaverica) nella preda.

Praticando tre fori triangolari all’altezza della giugulare e servendosi di quest’ipotetica appendice, il chupacabra dissangua la vittima cauterizzando la ferita all’istante. Spesso la figura del chupacabras è associata alle mutilazioni animali, molto frequenti in Messico.

Secondo la descrizione offerta da alcuni testimoni oculari, il chupacabra ha le sembianze di un essere che si muove con postura eretta ma leggermente curvo e che procede a balzi. L’altezza della creatura oscilla tra i 60 e i 180 centimetri. Spesso è descritta come un animale simile ad un canide o ad un marsupiale, con la presenza d’ali sul dorso (definito anche cane alato), privo di peli con denti sporgenti e appuntiti e artigli.

 

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Alcuni testimoni affermano che il chupacabra sarebbe in possesso di poteri paranormali e che sia in grado di cambiare colore e di mimetizzarsi come i camaleonti (che avrebbe potuto ingannare anche Laima, il cane dei Paraschak). Un’altra caratteristica della misteriosa creatura sarebbe la sua forza disumana, che gli permetterebbe di forzare le reti delle gabbie, praticando dei tagli con estrema precisione.

 

Il cadavere di un chupacabra?

Nel settembre del 2007, la foto di un presunto chupacabra fece il giro del mondo. A fare la scoperta fu Phylis Canyon, in Texas, proprietari di 26 galline uccise dissanguate dal misterioso predatore. Recuperato sul bordo di una strada, probabilmente investito da un’automobile in corsa, la Canyon ha recuperato la carcassa dell’essere, ne ha tagliato la testa e l’ha congelata nel frigo, per consentire agli studiosi di poterne studiare il DNA.

 

Le foto del “trofeo” hanno fatto il giro del mondo. Effettivamente, la bestiola non somiglia a nessun animale noto: il viso è appuntito e lungo con gli occhi rossi. Presenta due fori al posto delle narici, delle orecchie molto piccole a punta e denti da vampiro. Le dimensioni di attestano sui 60, 80 centimetri.

L’idea che se ne ricava è quella di un cane deforme. “Ho visto molte cose orribili, ma mai come questa”, racconta la Canyon. “Potrebbe trattarsi di un incrocio tra diversi animali”. Le analisi successive, confermarono che la bestia non appartiene a nessuna delle specie canidi conosciute. E allora con che cosa abbiamo a che fare.

 

Le ipotesi sul chubacapra

Le voci che si rincorrono maggiormente sulla vera natura del chupacabra sono almeno tre:

1) Una specie animale sconosciuta: è l’ipotesi che tenta di dare una spiegazione razionale ai fenomeni legati al dissanguamento e alle mutilazioni animali. Il chupacabra potrebbe essere una specie di canide non ancora individuato ed estremamente fuggevole. Potrebbe trattarsi di una specie relativamente recente ed ancora molto rara, capace di vivere in ambienti sotterranei, difficilmente raggiungibili dagli esseri umani.

2) Esperimento di laboratorio: alcun sono convinti che il chupacabra sia il risultato di un esperimento genetico sfuggito al controllo dei militari che si trovano sull’isola di porto Rico. Porto Rico fin dagli anni 50 è stato definito un luogo di sperimentazione anche sugli esseri umani.Negli anni 50 fu sperimentata una pillola anticoncezionale sperimentale, le donne portoricane furono utilizzate come inconsapevoli cavie da laboratorio.

In una testimonianza rilasciata ai media, l’allora sceriffo di Canovanas dichiarò che quando lui e i suoi agenti perlustravano le montagne alla ricerca di indizi o sperando di avvistare il chupacabra, erano sempre presenti agenti governativi con cani al seguito a perlustrare la zona.

3) Ipotesi extraterrestre: le straordinarie caratteristiche presentate dal chupacabra, troppo “aliene” per essere terrestri, ha fatto ipotizzare a qualcuno che ci troviamo di fronte ad un essere extraterrestre. Gli attacchi di questa misteriosa creatura vengono spesso associate all’avvistamento di Ufo.

Potrebbe trattarsi di un essere alieno mandato in avanscoperta sulla terra per studiare la razza umana? Un alieno con capacità telepatiche in grado di lievitare, volare, mimetizzarsi, e in grado di non far percepire all’uomo la sua presenza, se non di rado. Perchè, inoltre, un alieno non potrebbe nutrirsi di animali che l’uomo alleva per la propria alimentazione, come capre, polli, conigli, galline ed altri? D’altro canto l’uomo non sa di cosa si nutrono gli extraterrestri. [La curiosa passione degli extraterrestri per le mucche].

 

In conclusione

L’episodio accaduto alla famiglia Paraschak ci dà anche l’occasione per un’ulteriore suggestione che potrebbe spiegare anche un altro misterioso fenomeno: quello dei vampiri. Tutte le leggende attorno a questa creature tenebrosa nascono proprio nelle zone dei Carpazzi e della Transilvania.

In un post pubblicato recentemente, abbiamo proprio segnalato il rinnovato timore dei vampiri in una zona della Serbia occidentale [Vampiri stanno terrorizzando gli abitanti della Serbia]. Potrebbe essere che le leggende nate attorno ai vampiri, esseri “succhia-sangue” siano nate attorno agli attacchi del “chupacabra”, nel tentativo di dare una spiegazione alla morte così misteriosa degli animali, e forse, in passato, anche di qualche umano? Suggestioni, ovviamente, solo suggestioni!

 

 

 

 

fonte

 

 

 

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