Una Terra abitabile a “solo” 12 anni luce: la vita è possibile nel sistema di Tau Ceti…

Scoperti cinque pianeti con una massa compresa tra due e sei volte quella del nostro. Uno offrirebbe un ambiente dal clima temperato, permettendo l’esistenza di acqua allo stato liquido sulla superficie

 

 

 

pianeta

 

 

 

NON E’ LONTANISSIMA Tau Ceti, “appena” 12 anni luce. Dal nostro pianeta è possibile vederla. E tra le stelle vicine, è quella più simile al Sole che riscalda la nostra Terra. Anche perché intorno a Tau Ceti sono stati appena scoperti cinque pianeti, di cui uno molto particolare: si trova nella zona adatta ad ospitare la vi
ta, ha un clima di superficie temperato e potrebbe quindi contenere acqua allo stato liquido. Una nuova Terra, vicina noi. Dalla massa tra le due e le sei volte quella del nostro pianeta, un corpo celeste di dimensioni rilevanti.

La scoperta arriva dall’Università della California, con la partecipazione di altre strutture accademiche. Lo studio che ha condotto al ritrovamento sarà pubblicato sul Journal of Astronomy & Astrophysics, e si basa su un nuovo metodo di rilevazione spettrografica con segnali potenti teoricamente il doppio rispetto a quelli utilizzati finora, che ha permesso di produrre flussi di rilevamento analizzabili nel dettaglio. E da questi sono apparsi i cinque pianeti, finora mai rilevati, che fanno viaggiare l’iimaginazione e pensare alla zona di Tau Ceti come a una zona viva.

“Abbiamo scelto Tau Ceti perché abbiamo pensato che fosse un banco di prova ideale per testare il nostro metodo per la rilevazione di piccoli pianeti”, ha dichiarato Hugh Jones della Università di Hertfordshire, Regno Unito. “Tau Ceti è uno dei nostri vicini più prossimi cosmiche così luminoso che si potrebbe venire a studiare le atmosfere dei pianeti in un futuro non troppo lontano,” aggiunge James Jenkins, Università del Cile. Questa scoperta confermerebbe l’idea “che quasi tutte le stelle hanno pianeti, e la galassia deve quindi contenere un gran numero di pianeti potenzialmente abitabili con una dimensione simile alla nostra,” come dice Steve Vogt dell’Università di Santa Cruz.

 

 

 

fonte

 

Precedente La Nasa onora Sally K. Ride con la missione GRAIL Successivo Album 2012 Un anno di scienza: dal Bosone di Higgs a Marte